Berlusca rilancia Sforza Italia. Su carta igienica
La situazione è un poco escrementizia, Berlusca perciò adegua gli strumenti: pur se intento a mollare gli escrementi, produce appunti e schemi con dovizia.
Non ha con sé la fida moleskina ma preda dell’energia cinetica sui rotoli della carta igienica verga schizzi già di prima mattina.
Dalla porta li passa a Sandro Bondi che li gira alla Dani pasionaria che li fa riposare un poco all’aria per depurarli dagli odori immondi.
Così nasce, di foglietto in foglietto, il programma di quel nuovo Partito, che il Berlusca non ha ancora abortito, copiando La Qualunque detto Cetto.
RispondiEliminaBerlusca rilancia Sforza Italia. Su carta igienica
La situazione è un poco escrementizia,
Berlusca perciò adegua gli strumenti:
pur se intento a mollare gli escrementi,
produce appunti e schemi con dovizia.
Non ha con sé la fida moleskina
ma preda dell’energia cinetica
sui rotoli della carta igienica
verga schizzi già di prima mattina.
Dalla porta li passa a Sandro Bondi
che li gira alla Dani pasionaria
che li fa riposare un poco all’aria
per depurarli dagli odori immondi.
Così nasce, di foglietto in foglietto,
il programma di quel nuovo Partito,
che il Berlusca non ha ancora abortito,
copiando La Qualunque detto Cetto.
brutta bestia l'eyà!
RispondiEliminawebmaster, puoi cancellare le rime precedenti? giacciono già in altra parte del sito.
Faccio ammenda.
P.S. Ovviamente dopo aver cancellato le rime puoi cancellare anche questa prosa.
Grazie!
RispondiEliminaIl ritorno dell’intramontabile Cavaliere dalla trita figura
Berlusconi scende in campo
ma nel campo c’è il concime.
E’ un merdaio ma di rime
che gli fan venire un crampo.
Ha dolori nei polpacci
e perfino alla cappella.
Ora che Sallusti è in cella
a lenirglieli c’è Facci.
C’è con lui sempre Ferrara,
il Buazzelli del Foglietto:
di lisciate sul culetto
la sua penna mai è avara.
Al guinzaglio c’è Belpietro,
la mascella ch’è mai doma:
schiavo sì ma non di Roma
orgoglioso porge il retro.
Sorte fuori pure Bondi
col sorriso alla Gioconda:
di poesia e di bava inonda
coi suoi versi fremebondi.
Santanché con la Belfiore,
la Carfagna e la Brambilla
fanno con sora Camilla
il Partito dell’Amore.
Chi s’è perso per la strada?
Accidenti, l’Angelino!
Gli hanno fatto il ganascino,
poi l’han messo a crusca e biada.
Silvio è qui, lotta con noi!
c’è lo spread che fa saltoni:
“E’ tornato Berlusconi,
chi mi ferma d’ora in poi?!”
Silvio, buttati nel vuoto
è un’ebbrezza senza fine!
Per salvarti le manine
puoi appendere allo scroto!