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lunedì 7 gennaio 2013
venerdì 16 novembre 2012
Black hole sun, won't you come?
Alcuni esponenti della nostra classe politica rifanno il videoclip dei Soundgarden. Qui alcuni fotogrammi in anteprima.
lunedì 3 ottobre 2011
Il Tesorcista
Altro che magistrati, qui ci vuole un esorcista. E se il demone Pazuzu si fosse impossessato del corpicino di Silvio? Chi potrebbe liberarlo e contemporaneamente liberare noi da lui?
mercoledì 31 agosto 2011
Manovre Aggiuntive, poesia
Archiloco ci presenta una poesia sui colpi di coda, anzi di gomma, sul testo della manovra. Preoccupatevi. [asp]
lunedì 22 agosto 2011
Tremonti, Scontrino di Dio. Secondo episodio. Espiazione dei Risparmi e Taxi Driver.
Episodio n.2 – Espiazione dei Risparmi e Taxi Driver.
Giulio era nella propria stanza da letto, chiuso a chiave e con il climatizzatore spento, che tuttavia accese quando per un istante pensò all’inferno, quello dantesco, da lui immaginato come un insieme di gironi: evasori, dipendenti pubblici, "scioperai", leghisti, teletubbies e così via.
Nella sua stanza, il suo pollice e il suo indice stringevano un gessetto, che lasciava dietro di sé strani disegni, frasi scomposte. Una di queste diceva “espiazione dei risparmi”. Infatti, successivamente alla sua folgorazione alla Giovanni Lindo Ferretti, egli pensava spesso al troppo risparmio come una sorta di peccato, un attaccamento ai soldi, lo stesso di cui erano ammalati alcuni commercianti, i quali rientravano sempre in una sorta di scenetta che lo stesso Giulio riproponeva spesso davanti allo specchio:
- - Ma dici a me? E con chi stai pavlando…dici a me! Eh, ci sono solo io qui. Non lo fai…lo scontvino?
Intanto, le particelle di solfato di calcio diidrato* fluttuavano per la stanza in ordine sparso e del tutto casuale, un po’ come le frasi e gli strani disegni che Tremonti aveva fatto sulla sua lavagnetta comprata all’IKEA, in cui lo stesso capitava molto frequentemente per via della sua passione per gli scontrini molto lunghi anche per piccoli acquisti. Giulio era solito comprare dei sacchetti di Kottbullar, le polpette svedesi dal retrogusto smontabile.
di -Ma dici a me? E sì, se guavdi e mi pavli vuol dive che stai pavlando con me. Non lo fai… lo scontvino?
Sì, Giulio era solito ripetersi più volte e lungo tutto l’arco della giornata. Anche a Montecitorio, mentre i suoi colleghi ministri si arenavano tra i banchi pur di raggiungere la maggioranza nelle votazioni, lui era in bagno che ripeteva la sua scenetta. La ripeteva ogni giorno anche in macchina, tramite uno specchietto rubato a sua moglie Fausta.
Ma torniamo a quella frase. Espiazione dei Risparmi. Una frase inquietante che farebbe rabbrividire sia i rabbini che i risparmiatori neo-nazisti. Tremonti, d’altro canto, ha uno dei redditi imponibili netti più bassi tra tutti i parlamentari, con 39.672€ netti, 176.897€ lordi. In pratica, uno stipendio lordo.
Era proprio questo “lordi”, presente in ogni dove, a spaventare Tremo (il soprannome affibbiatogli da bambino, per distinguerlo dal suo amico immaginario Monti, preferito dai suoi stessi genitori al figlio visibile per via della erre irritante), ad innervosirlo, a pugnare sul muro.
Sulla lavagnetta, vi era una nota a partire dall’angolo in basso a sinistra, poco sopra la figurina Panini di Mourinho. La nota diceva: “Reddito lordo, avanti così”. Sebbene possa apparire molto banale, questa frase racchiudeva in sé tutta la mostruosa idea Tremontiana: trasformare i redditi in redditi completamente lordi.
-
- Se non puoi abbateve un nemico, passa dalla sua pavte. Sacvo cuove di Gesù pevdona i mezzi con cui conduco il tuo popolo alla salvezza delle anime.
Una volta alzatosi dall’inginocchiatoio, tornava allo specchio summenzionato.
-
- Dici a me? Hai fatto lo scontvino?
*Il gesso tradizionale, che Tremonti preferisce di gran lunga a quello in carbonato di calcio, solitamente utilizzato dal suo professore di economia generale all’università, che all’esame gli mise 29, per andargli in culo.
Andreaseperso
venerdì 19 agosto 2011
Tremonti, Scontrino di Dio.
Capitolo primo, la folgorazione.
Giulio Tremonti, Ministro dell’Economia e delle Finanze, è in un periodo di crisi depressiva, stress, caldo psicologico che non lo abbandona neanche in altura o in quelle serate in cui cerca di rinfrescarsi con una coca-cola, magari sorseggiandola insieme ai suoi vecchi amici della lega nord, magari nel giorno del suo compleanno. No, questo caldo psicosomatico proprio non lo abbandona ed anzi lo cucina pian piano come fosse una pietanza di quelle che si conservano per giorni proprio in virtù del processo di lunga cottura, come il pane di Altamura. Una crosta fuori, a rafforzare le apparenze, di un uomo ormai ammorbidito da tutto l’acido che gli si è gettato addosso. Da tutti.
La coca cola non aiuta.
La crisi economica, di borsa, dei mercati, delle banche, non è cosa da poco. Non c’è da preoccuparsi, tuttavia, poiché i telegiornali ed il servizio pubblico tendono a non spiegare al popolino cosa effettivamente significhino le oscillazioni dello spread, i titoli di stato, i cinesi che si incazzano. Lasciano che ognuno nel suo piccolo pensi che prima o poi lo stesso TG trasmetterà la seguente frase, in questo preciso ordine: “L’economia è in ripresa, lo dice l’xxxxxxxx” dove al posto di xxxxxxxx ci sarà ISTAT o qualche altro Istituto di Studio per le Tarantelle a Taranto. Quel giorno, al TG1, ci sarà quel conduttore sulla cinquantina, per niente rassicurante e con una voce inadatta ad uno che dovrebbe fare quel mestiere, in quanto esilarante e più adatta alla presentazione di uno di quei tanti premi che assegnano nelle serate estive sulla stessa RAI, come Castrocaro ed altri premi per le proprie raccomandazioni.
E’ in questo contesto, di disinformazione e rincoglionimento, che Tremonti prova questo caldo. E’ accaduto proprio in una di queste notti che Tremonti, svegliandosi di soprassalto per aver sognato di aver perso l’ennesima volta al videopoker, ha pensato alla parola “flagellazione”. Giulio aveva pensato di auto-punirsi senza una motivazione razionale.
Preso da questo pensiero e questa voglia auto-punitivo-distruttiva,Tremonti ha avuto la sua personale (forse) illuminazione: auto-flagellare il paese intero. Alla fine, ha pensato, se c’è la crisi è colpa di tutti, evasori, mafiosi, politici, scioperai ed anche della gente per bene, magari con stipendio mediamente basso, per via della loro incapacità auto difensiva (da leggersi sia come non capacità ad auto-difendersi, sia come autodifesa nella propria incapacità, in controtendenza alla logica). E’ colpa di tutti, ha pensato, è colpa di tutti.
Ad un tratto, il caldo psicosomatico di Giulio si è condensato in una fiammella spirituale, illuminandogli lo spirito e innalzandolo ad un livello di sovracoscienza in cui ha finalmente capito di essere stato mandato da Dio stesso, a far da cilicio sociale, a far pagare tutti, per tutto.
Così, Tremonti, scontrino di Dio, ha iniziato il suo viaggio spirituale fatto di visioni nell’aldilà dell’umano fisco. In bilico tra le due dimensioni, Giulio subisce involontariamente delle illuminazioni che per sua personale convinzione lo porteranno a salvare il paese, non dalla crisi, ma dai suoi uomini troppo vogliosi di evadere le tasse ma anche da quelli ossessivamente desiderosi di risparmiare. Proprio per questi ultimi, Giulio ha potuto apprezzare una geniale trovata del supremo contabile:
-In Paradiso-
Chiuso per mancato pagamento delle Indulgenze.
Tremonti, scontrino di Dio, aveva soltanto da imparare, praticando in fretta e senza troppo pensare.
Andreaseperso
martedì 19 luglio 2011
lunedì 11 luglio 2011
Antipasto Latino n.20 - Manus opus, Opera di mano, Manovra
Le poesie satiriche in latino di GMG stanno sempre al passo coi tempi. E c'è ancora chi sostiene che il latino sia una lingua morta! Cliccate qui per consultare il testo della finanziaria. Stampatelo e sfoggiatelo sulla spiaggia.
martedì 5 luglio 2011
Colori al Vespro, poesia
La Manovra sta subendo rettifiche su rettifiche e dalla manovrina sognata dal premier si sta passando ad una super manovra lacrime e sangue. Berlusconi inizierà il suo solito silenzio pur di non dare cattive notizie? La satira politica si spreca.
venerdì 1 luglio 2011
Manovra sbagliata
Le vignette satiriche non fanno sempre ridere. Non siamo economisti, ma questa manovra potrebbe avere presto critiche negative dalle agenzie di rating. Non facciamo previsioni, ma annusiamo l'aria. Qui c'è odore di sfiga, dati i politici sfigati che ci ritroviamo. Tremonti dovrà salvarci dalla crisi e l'opposizione dovrà fare la sua parte.
martedì 28 giugno 2011
Quali Colombe dal Disio Chiamate, poesia
La manovra economica dovrebbe essere di quaranta miliardi, al fine di riuscire a tenere i "conti in ordine". Il Pio Giulio però dovrà vedersela con chi vuole elasticità. Che ne penserà Moody's? Noi pensiamo darà ragione al ministro. [asp]
giovedì 12 maggio 2011
venerdì 22 aprile 2011
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