La Satira

Aggiornamento al 6 dicembre 2013.
Il testo sottostante fu scritto nel pieno dell'era Monti, dopo le dimissioni forzate di Berlusconi. Pensavamo fosse finita, invece le elezioni del 2013 hanno dimostrato che non era affatto finito e non lo è tutt'ora sebbene decaduto dalla carica di senatore. Ci aspettano le primarie in cui vincerà Renzi e una lotta intestina nel partito democratico. Per cosa? Tutto. Staremo a vedere.

Fino alle dimissioni di Berlusconi la satira politica ha vissuto tempi felici, creando un clima di mal comune mezzo gaudio tra la gente stufa dei vari personaggi al potere governativo e mediatico. Uno dopo l'altro, sono caduti e stanno cadendo tutti: dal premier a Minzolini, dal PDL ai responsabili. Manca soltanto Emilio Fede alle prese con una crisi di nervi per via dell'ingresso di TGCOM24 che inizia a togliere un po' di spazi col gran passo del modello americano (e non solo). Mediaset impone al povero Fede di far pubblicità al nuovo che avanza, roba che per un 80enne non è assolutamente facile da digerire. E' avvenuto tutto troppo in fretta e anche la satira politica ne ha pagato le conseguenze. Giorni di gelo, mancanza di ispirazione, noia, sudore caldo (la pericolosa normalità). Passata la prima fase di ovvietà, con i satiri che si sono visti rubare le battute (le uniche possibili) uno dietro l'altro. Nelle prime settimane del governo Monti, Crozza ha ripetuto la scena del robot per 4-5 volte. Panico totale. Si può fare satira politica su un governo di tecnici, persone serie, professionisti? Certo, basta creare nell'opinione pubblica il senso che anche i tecnici sono uomini normali, stronzi con i loro interessi personali. Avviene con tutti i governi, è sempre avvenuto e sempre avverrà. Non ci sarà mai un governo che piacerà a tutti. La satira politica in tutto ciò si trasforma in una sorta di vasca di piranha bastardi approfittatori. Tra opinione pubblica, ovvietà e opinioni personali la satira sguazza e si fortifica. Sarebbe bello satireggiare anche su temi meno conosciuti ma altrettanto importanti. Ragioni ambientali, ad esempio. Lo prendiamo come spunto e obiettivo per l'anno che ci aspetta. Cercheremo di andare a scavare un po' al di sotto della normale superficialità dei fatti e dei volti più conosciuti. Certo, la satira politica deve  viaggiare sulla cresta della popolarità, quindi personaggi come Monti e Vespa non ce li toglieremo mai di bocca, ma cercheremo di portare all'attenzione anche avvenimenti e personaggi più nascosti e quindi virtualmente protetti. Siamo aperti a segnalazioni. Scriveteci pure a ilpeggiodellasatira@gmail.com

Andreaseperso